Giuditte come se piovessero!

I "rumors" caravaggeschi ci consegnano stavolta una nuova versione di Giuditta e Oloferne (Roma, collezione Lemme) che, esposta alla mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi presso Palazzo Braschi a Roma con attribuzione dubitativa alla valente pittrice, qualcuno vorrebbe intestare al Merisi. A guardarla non pare proprio il caso, e ad ogni modo sarebbe ora che prima di fare il nome di un artista sommo come il Caravaggio (che ormai sta giustamente e solidamente al pari di un Leonardo, di un Michelangelo e di un Raffaello), si dovrebbe avere qualche elemento di appoggio in più (storico e documentario, tecnico e scientifico) oltre quello, meramente soggettivo, del giudizio visivo. Delle volte forse basterebbe anche semplicemente dormirci sopra, perché si sa che spesso è il giorno dopo che le fantasie si dimostrano tali.