Filosofia

RACCONTI

"Speculandia", vincitore Premio Letterario CISAF, Torino, 2013.


Rivista "Ora Buca", 1993-1995.

Serie di racconti ed interventi pubblicati nella rivista "Ora Buca" tra il 1993 e il 1995:

-Il sogno, novembre 1995.

-Andate avanti così, febbraio 1994.

-Terzine, ottobre 1993.

-La Biblioteca dei Posteri, settembre 1993

-La Malacultura, settembre 1993.


Numeri e basta, 1999

numeri e basta di fabio scaletti

Coincidenze fatidiche, 1992.

coincidenze fatidiche di fabio scaletti

Le gambe dell'uomo, 1992.

le gambe dell'uomo, di fabio scaletti


SAGGI

Sulla possibilità della novità, in La vita inventiva, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998.

articolo la vita inventiva di fabio scaletti
articolo la vita inventiva di fabio scaletti

Dissertazione sul concetto di novità declinato nei diversi ambiti del sapere: filosofia, scienze matematiche,

fisiche e umane.


Le radici della filosofia e della conoscenza, rivista "Ellin Selae", 1994.

saggio radici filosofia e conoscenza di fabio scaletti

Saggio filosofico sulla conoscenza e sulla sua origine.


Rivista "Ora Buca", 1993-1994.

Serie di saggi pubblicati, tra il 1993 e il 1994, nella rubrica "Grani di sale. Pezzetti di sapidità e frammenti di buon senso" della rivista "Ora Buca".


Dalla parte del cappone, Lalli Editore, Poggibonsi (Siena), 1990.

copertina volume dalla parte del cappone
citazione da fabio scaletti di ettore tibaldi

Per metà saggio teorico e per metà pamphlet polemico, il libro propone una visione finalmente integrata, assennata e illuminata della relazione fra l'uomo e gli animali, smitizzando il primo e rivalutando i secondi.

"Fabio Scaletti, filosofo e scrittore milanese, ha proposto uno schema utile per meglio comprendere le diverse prese di posizione sulle varie relazioni possibili tra gli uomini e gli animali" (da Ettore Tibaldi, Uomini e bestie, Feltrinelli, Milano, 1998, p. 86).

AFORISMI

- A che serve invecchiare se non si diventa più saggi?

 

- Il romanzo perfetto sarebbe quello che contenesse tutte le parole del vocabolario.

 

- Si ricordino i giornalisti che i loro articoli sono destinati ad accendere i camini o, ben che vada, ad avvolgere sedani e carote.

 

- Si vuole sempre parlare e mai ascoltare. Come pretendere di espirare senza inspirare.

 

- Vuoi fare colpo con le tue affermazioni? Generalizza.

 

- Il sesso è la cosa più venduta che nessuno dice di avere acquistato.

 

- Quando un guaio può essere risolto con i soldi non è più realmente tale.

 

- Il compromesso è nemico dell'arte.

 

- Filosofare è andare alla radice dei problemi, ma guardandoli dall'alto.

 

- Discutere avendo idee opposte è impossibile come baciarsi dandosi le spalle.

 

- In Italia la colpa è sempre degli altri. Eccetto quando è merito mio.

 

- Non è buono quell'aforisma che ha una parola superflua.

 

- Cos'è la Bellezza? La risposta a questa domanda che vi piace di più.

 

- Cos'è la Verità? La risposta giusta a questa domanda.

 

- Se cadi rialzati, se ricadi rialzati ancora... ma fa' più attenzione perdiana! 

 

- Nell'arte si compra un manufatto ma si paga il mito. 

 

- Un libro deve essere come un pranzo: abbastanza breve da rimpiangerne la fine, ovvero non troppo lungo da desiderarla.

 

- L'ideale è ciò che ti fa alzare la mattina, la pratica è ciò che ti fa arrivare a sera.

 

- Le interpretazioni delle opere d'arte sono come quelle delle nuvole: ognuno ci vede quello che vuole.

 

- Un libro non è un buon libro se per il lettore è tanto arduo da finire quanto lo è stato per l'autore iniziarlo.

 

- Se il tempo è denaro, solo in presente è moneta contante, perché il passato è una banconota fuori corso e il futuro un assegno post datato.

 

- Oggi la dimensione dei cervelli circolanti è inversamente proporzionale a quella delle automobili.

 

- Se anche si fosse venuti al mondo solo per scrivere un aforisma di successo, varrebbe la pena. 

 

- L'artista riflette sempre i tempi, l'opera d'arte li attraversa.

 

- Quando il tempo gioca dalla propria parte non si può perdere.

 

- Ci sono persone che credono di irrobustire l'intelletto comprando i libri senza leggerli: ricordano coloro che vogliono dimostrare di essere più magri trattenendo il fiato quando salgono sulla bilancia.

 

- Certi discorsi sono come il mare, non ne vedi mai la fine.

 

- Ci sono tre figure professionali che si occupano di arte: gli storici, i critici e i curatori di mostre. Poi ci sono coloro che se ne intendono...

 

- Come dicono gli snob, per capire la sofferenza bisognerebbe mettersi nel doppiopetto degli altri.

 

- L'umanità deve più alla ritrosia delle donne che all'ingegno degli uomini.

 

- Per essere giornalisti non basta avere in tasca una penna: bisogna anche venderla.

 

- Come il sesso, la moda è la cosa più venduta, con la sola differenza che tutti si vantano, e non negano, di averla comprata.

 

- La verità può essere trovata più facilmente da un amateur che da un professore, così come non è l'agronomo che trova il tartufo ma il cane.

 

- Il cervello non è un ferro da stiro: le idee non si stiracchiano come delle lenzuola.

 

- Se non vuoi tacere per ignoranza, fallo almeno per decenza.

 

- Già abbiamo pianto appena nati, cerchiamo di ridere prima di morire.

 

- Oggi gli uomini sono solo virtualmente presenti nel mondo reale, e realmente presenti solo nel mondo virtuale.

 

- Per non trovar mai tempo bisogna prima averlo sempre perso.

 

- Anche le opere letterarie andrebbero sottoposte alla prova antidoping: chi ne ha prodotte di adulterate andrebbe squalificato.

 

- Le palestre sono come i cimiteri: quanti corpi privi di mente.

 

- Come con le finestre, per far aprire certe persone occorre fare un passo indietro.

 

- Diversamente dalle librerie, le farmacie non sono mai vuote: dalla malattia si vuol guarire, dalla stupidità no.

 

- Cosa ci si può aspettare da un discendente della scimmia se non che imiti?

 

- Bisognerebbe che con i libri vendessero anche il tempo necessario per leggerli.

 

- C'è gente che si compra il portafoglio e poi non ha i soldi da metterci.

 

- Non conosco migliore definizione di aforisma di questa.

 

- E se ci si sposasse per avere qualcuno non tanto per stropicciare le lenzuola, quanto per stenderle bene?

 

- Come nella danza la donna volteggia ma è sull'uomo che s'appoggia, così nella canzone la parola piace ma è sulla musica che giace.

 

- Quando gli fu chiesto perché mai non replicasse a chi lo contestava, il filosofo rispose: "Dovrei forse mettermi a discutere con un asino?".

 

- Solo i superficiali pensano di non esserlo mai.

 

- L'artista può accettare il compromesso quando vende un'opera, mai quando la crea.

 

- C'è un evento che il giornalista non può proprio "bucare": il buffet

 

- Prima di comparire in pubblico, anziché i capelli, ci si dovrebbe pettinare le idee.

 

- Si dice che scopo della filosofia non sia dare risposte bensì porre domande. Quali?

 

- Ci sono animali che quando non sanno cosa fare si accoppiano. E ci sono uomini che quando si accoppiano non sanno cosa fare.

 

- Per meritare rispetto bisogna guardare tutti negli occhi e non guardare in faccia a nessuno.

 

- Un neonato appena sculacciato dopo il parto: "Cominciamo male!".

 

- Solo chi non fa non sbaglia: mai come oggi se ne vedono in giro tanti di infallibili. 

 

- L'arte non sta né a destra né a sinistra, né sopra né sotto, né in mezzo né di lato. L'arte è oltre.

 

- Essere perfezionisti è impossibile. Già volerlo diventare è un difetto.  

 

- Ho iniziato a credere negli angoli piatti quando una ragazza con cui avevo appuntamento all'angolo

ha tirato dritto ignorandomi.

 

- La moda non dovrebbe servire solo a pulirsi il naso con la manica anziché con le dita. 

 

- Forse chi ha scritto "Homo homini lupus" era appena uscito da una riunione di condominio. 

 

- Di fronte a certe opere vien voglia di chiedersi perché il loro autore, dopo averle prodotte,

non abbia tirato l'acqua. 

 

- Qual è quella cosa che sommandone due si azzera? La solitudine.

 

- Oggi sono in voga i pantaloni strappati e le teste rasate, a tutto vantaggio di trasandati e calvi. 

La prossima moda? I pensieri vuoti, per la gioia degli stupidi.