Serie di racconti ed interventi pubblicati nella rivista "Ora Buca" tra il 1993 e il 1995:
-Il sogno, novembre 1995.
-Andate avanti così, febbraio 1994.
-Terzine, ottobre 1993.
-La Biblioteca dei Posteri, settembre 1993
-La Malacultura, settembre 1993.
Dissertazione sul concetto di novità declinato nei diversi ambiti del sapere: filosofia, scienze matematiche,
fisiche e umane.
Saggio filosofico sulla conoscenza e sulla sua origine.
Serie di saggi pubblicati, tra il 1993 e il 1994, nella rubrica "Grani di sale. Pezzetti di sapidità e frammenti di buon senso" della rivista "Ora Buca".
Per metà saggio teorico e per metà pamphlet polemico, il libro propone una visione finalmente integrata, assennata e illuminata della relazione fra l'uomo e gli animali, smitizzando il primo e rivalutando i secondi.
"Fabio Scaletti, filosofo e scrittore milanese, ha proposto uno schema utile per meglio comprendere le diverse prese di posizione sulle varie relazioni possibili tra gli uomini e gli animali" (da Ettore Tibaldi, Uomini e bestie, Feltrinelli, Milano, 1998, p. 86).
- A che serve invecchiare se non si diventa più saggi?
- Il romanzo perfetto sarebbe quello che contenesse tutte le parole del vocabolario.
- Si ricordino i giornalisti che i loro articoli sono destinati ad accendere i camini o, ben che vada, ad avvolgere sedani e carote.
- Si vuole sempre parlare e mai ascoltare. Come pretendere di espirare senza inspirare.
- Vuoi fare colpo con le tue affermazioni? Generalizza.
- Il sesso è la cosa più venduta che nessuno dice di avere acquistato.
- Quando un guaio può essere risolto con i soldi non è più realmente tale.
- Il compromesso è nemico dell'arte.
- Filosofare è andare alla radice dei problemi, ma guardandoli dall'alto.
- Discutere avendo idee opposte è impossibile come baciarsi dandosi le spalle.
- In Italia la colpa è sempre degli altri. Eccetto quando è merito mio.
- Non è buono quell'aforisma che ha una parola superflua.
- Cos'è la Bellezza? La risposta a questa domanda che vi piace di più.
- Cos'è la Verità? La risposta giusta a questa domanda.
- Se cadi rialzati, se ricadi rialzati ancora... ma fa' più attenzione perdiana!
- Nell'arte si compra un manufatto ma si paga il mito.
- Un libro deve essere come un pranzo: abbastanza breve da rimpiangerne la fine, ovvero non troppo lungo da desiderarla.
- L'ideale è ciò che ti fa alzare la mattina, la pratica è ciò che ti fa arrivare a sera.
- Le interpretazioni delle opere d'arte sono come quelle delle nuvole: ognuno ci vede quello che vuole.
- Un libro non è un buon libro se per il lettore è tanto arduo da finire quanto lo è stato per l'autore iniziarlo.
- Se il tempo è denaro, solo in presente è moneta contante, perché il passato è una banconota fuori corso e il futuro un assegno post datato.
- Oggi la dimensione dei cervelli circolanti è inversamente proporzionale a quella delle automobili.
- Se anche si fosse venuti al mondo solo per scrivere un aforisma di successo, varrebbe la pena.
- L'artista riflette sempre i tempi, l'opera d'arte li attraversa.
- Quando il tempo gioca dalla propria parte non si può perdere.
- Ci sono persone che credono di irrobustire l'intelletto comprando i libri senza leggerli: ricordano coloro che vogliono dimostrare di essere più magri trattenendo il fiato quando salgono sulla bilancia.
- Certi discorsi sono come il mare, non ne vedi mai la fine.
- Ci sono tre figure professionali che si occupano di arte: gli storici, i critici e i curatori di mostre. Poi ci sono coloro che se ne intendono...
- Come dicono gli snob, per capire la sofferenza bisognerebbe mettersi nel doppiopetto degli altri.
- L'umanità deve più alla ritrosia delle donne che all'ingegno degli uomini.
- Per essere giornalisti non basta avere in tasca una penna: bisogna anche venderla.
- Come il sesso, la moda è la cosa più venduta, con la sola differenza che tutti si vantano, e non negano, di averla comprata.
- La verità può essere trovata più facilmente da un amateur che da un professore, così come non è l'agronomo che trova il tartufo ma il cane.
- Il cervello non è un ferro da stiro: le idee non si stiracchiano come delle lenzuola.
- Se non vuoi tacere per ignoranza, fallo almeno per decenza.
- Già abbiamo pianto appena nati, cerchiamo di ridere prima di morire.
- Oggi gli uomini sono solo virtualmente presenti nel mondo reale, e realmente presenti solo nel mondo virtuale.
- Per non trovar mai tempo bisogna prima averlo sempre perso.
- Anche le opere letterarie andrebbero sottoposte alla prova antidoping: chi ne ha prodotte di adulterate andrebbe squalificato.
- Le palestre sono come i cimiteri: quanti corpi privi di mente.
- Come con le finestre, per far aprire certe persone occorre fare un passo indietro.
- Diversamente dalle librerie, le farmacie non sono mai vuote: dalla malattia si vuol guarire, dalla stupidità no.
- Cosa ci si può aspettare da un discendente della scimmia se non che imiti?
- Bisognerebbe che con i libri vendessero anche il tempo necessario per leggerli.
- C'è gente che si compra il portafoglio e poi non ha i soldi da metterci.
- Non conosco migliore definizione di aforisma di questa.
- E se ci si sposasse per avere qualcuno non tanto per stropicciare le lenzuola, quanto per stenderle bene?
- Come nella danza la donna volteggia ma è sull'uomo che s'appoggia, così nella canzone la parola piace ma è sulla musica che giace.
- Quando gli fu chiesto perché mai non replicasse a chi lo contestava, il filosofo rispose: "Dovrei forse mettermi a discutere con un asino?".
- Solo i superficiali pensano di non esserlo mai.
- L'artista può accettare il compromesso quando vende un'opera, mai quando la crea.
- C'è un evento che il giornalista non può proprio "bucare": il buffet.
- Prima di comparire in pubblico, anziché i capelli, ci si dovrebbe pettinare le idee.
- Si dice che scopo della filosofia non sia dare risposte bensì porre domande. Quali?
- Ci sono animali che quando non sanno cosa fare si accoppiano. E ci sono uomini che quando si accoppiano non sanno cosa fare.
- Per meritare rispetto bisogna guardare tutti negli occhi e non guardare in faccia a nessuno.
- Un neonato appena sculacciato dopo il parto: "Cominciamo male!".
- Solo chi non fa non sbaglia: mai come oggi se ne vedono in giro tanti di infallibili.
- L'arte non sta né a destra né a sinistra, né sopra né sotto, né in mezzo né di lato. L'arte è oltre.
- Essere perfezionisti è impossibile. Già volerlo diventare è un difetto.
- Ho iniziato a credere negli angoli piatti quando una ragazza con cui avevo appuntamento all'angolo
ha tirato dritto ignorandomi.
- La moda non dovrebbe servire solo a pulirsi il naso con la manica anziché con le dita.
- Forse chi ha scritto "Homo homini lupus" era appena uscito da una riunione di condominio.
- Di fronte a certe opere vien voglia di chiedersi perché il loro autore, dopo averle prodotte,
non abbia tirato l'acqua.
- Qual è quella cosa che sommandone due si azzera? La solitudine.
- Oggi sono in voga i pantaloni strappati e le teste rasate, a tutto vantaggio di trasandati e calvi.
La prossima moda? I pensieri vuoti, per la gioia degli stupidi.